giovedì 5 febbraio 2009

Forme di censura preventiva

Sta facendo discutere, in questi giorni, l'uscita nelle sale del documentario Religiolus (Religulous, in originale), diretto da Larry Charles e tutto retto sulle spalle del comico ed entertainer americano Bill Maher. Il documentario, buono ma non eccelso, solleticante ma non graffiante, racconta il viaggio di un ebreo-cristiano-diventato-ateo (Maher, appunto) in giro per il mondo alla scoperta del senso delle religioni monoteiste, per constatare, in questo film a tesi, che "un senso non ce l'ha(n)". 

A Roma si fa notare la campagna dell'associazione Vera Libertà (che nome sobrio), che sta "oscurando" le locandine del film con adesivi neri che riportano le scritte "Ateo No" e "Vergogna" (quest'ultima, particolarmente originale; chissà che non diventi un moda). L'associazione, di stampo cattolico, è sostenuta da un blog registrato a nome di un tale Mario Arsi. Non vogliamo entrare nel merito delle idee espresse da Arsi perchè ognuno è libero di dire ciò che vuole (anzi, nasce il sospetto che sia tutta una mossa pubblicitaria dei distributori del film...), ma registriamo il commento lasciato da un certo Arcadio Centenaro, che mette in luce una grave manipolazione presente sul medesimo blog. In alto a destra, nello spazio dedicato al profilo dell'utente, si legge:

L'ass. VeraLibertà crede nella libertà come rispetto dell'utente finale della comunicazione. La saggezza popolare ci insegna che "la libertà del singolo inizia dove finisce quella dell'altro". Questo blog vuole essere uno strumento per far luce e guidare, affinchè la libertà d'espressione non si trasformi in libertinaggio.

Commenta Centenaro:
Nella Vostra presentazione, in alto a destra di questo blog, scrivete che, secondo la saggezza popolare, "la libertà del singolo inizia dove finisce quella dell'altro", e scegliete questa frase come vostro manifesto. Ma la saggezza popolare dice tutt'altro, ossia "La libertà del singolo FINISCE dove INIZIA quella dell'altro", che è l'esatto contrario di quanto riportate Voi. Voi dite, sostanzialmente, che devo porre fine alla libertà di qualcuno perchè inizi la mia, mentre il detto correttamente riportato significa che io decido di "fermarmi" (come gesto di rispetto) perchè qualcun altro si senta libero. La prima è una pretesa, la seconda una scelta. E questo cambia completamente le cose. Il Vostro blog, purtroppo, sceglie la prima strada...

Non c'è altro da aggiungere.

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