
Nel corso degli ultimi due anni, mi sono attivato nell'organizzazione di un concorso di cortometraggi, "Venice&Video" (presto un post a tal proposito), che invita i partecipanti ad indagare i lati meno conosciuti della città di Venezia. Noi Veneziani abbiamo un problema di "immagine" non trascurabile: di Venezia vediamo e lasciamo vedere solo la facciata cartolinesca, il prodotto da vendere, l'accalappiaturisti. Lo dimostrano le produzioni internazionali che annualmente vengono ambientate in laguna: da 007 a Resnais, da Casanova a Woody Allen, i set sono sempre quei tre: piazza San Marco, il ponte di Rialto e qualche veduta del Canal Grande, giusto per gradire. Come la Luna alla Terra, Venezia mostra sempre la stessa faccia a chi di Venezia poco o nulla sa. Qual è dunque l'altra faccia, "The dark side of the Lagoon"? La risposta sta forse nei cortometraggi visionati per le due edizioni del concorso, ma nessuno è riuscito a sintetizzare il problema-immagine contrapposto al problema-identità meglio dei Batisto Coco e del loro brano "Belzebù" inserito nel nuovo album "Acqua alta".
Il disco dei Batisto Coco è recensito qui:
Il loro sito ufficiale è:
E l'acquisto di "Acqua alta" (euri 5.90, almeno a Venezia) è obbligatorio.
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